Ilio Masci, 2014 Armando Ediotre
“L’albero e il biancospino è una metafora che richiama la relazione fra ordine e specie o famiglia e individuo e ci fa pensare alle radici, al nutrimento alla casa, alla crescita, ai frutti, alle spine, ma anche alla creazione, alla struttura, alla poesia”. Così Francesco Bruni nella prefazione del libro introduce questo contributo di Ilio Masci che con il suo spirito creativo, il suo sguardo attento, e la sua lunga esperienza sul campo ripercorre la storia della cura dell’anoressia e degli altri disturbi del comportamento alimentare, offrendoci contemporaneamente un quadro dei cambiamenti nelle relazioni all’interno della famiglia e della lettura del contesto familiare. Un’impostazione terapeutica basta sul modello sistemico che sposta l’attenzione dalla ricerca delle cause all’intervento sui meccanismi di mantenimento del sintomo, e in cui assistiamo al passaggio cruciale della famiglia da imputata a risorsa; una famiglia che possiede quindi potenzialità autocurative e può co-costruire insieme al terapeuta il proprio percorso di guarigione. Considerare la famiglia come risorsa non è soltanto una scelta strategica bensì un principio etico per la costruzione di un intervento terapeutico efficace.