Evelina Fusco, Nanni Di Cesare – La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia, n.1/2017
Un dialogo nato da parole scritte in libertà, un dialogo tra un supervisore e una terapeuta. Il supervisore legge la prima parte di quello che ha scritto e la terapeuta risponde il giorno stesso in forma scritta, non nasce come un articolo, lo diventa. Non c’è un assetto iniziale, un’impostazione predefinita, è un botta e risposta che nasce dalle emozioni differenti ma simili di chi fa un lavoro diverso ma con gli stessi obiettivi, uno sta sulla corda tesa, l’altro funge da rete e tenta di non stringere troppo né allentare eccessivamente le maglie. C’è distanza tra la corda e la rete ma anche tra la rete ed il pavimento, la distanza pensata in modi diversi, come vicinanza o come lontananza ma soprattutto l’idea della ricerca della giusta distanza. Una ricerca che forse resterà sempre tale perché sempre perfezionabile, sempre e solo relativamente giusta. Un dialogo in cui si riflette e si lascia riflettere sulle distanze fisiche ed emotive, laddove il lavoro con i bambini abusati è il fulcro di quella continua ricerca del giusto modo, del giusto tempo, del giusto spazio e della giusta distanza. Una riflessione che seppure ci appartiene da tempo è ancora all’inizio perché sempre mutevole.